Gestire un progetto europeo : Chi e cosa fa il Project Manager Eu
Spesso l’impegno del progettista europeo non si esaurisce nell’ideazione, preparazione e presentazione del progetto in risposta ad un bando pubblico.
Infatti, il rapporto professionale che lega il progettista con l’ente che ha presentato il bando (associazione, ente pubblico o azienda privata) può prevedere anche il coordinamento e la gestione della fase di implementazione e realizzazione del progetto stesso successivamente alla sua approvazione.
In questa ipotesi il professionista diventa Project Manager Coordinator.
Quando un progetto viene aggiudicato, l’Ente finanziatore (un’autorità nazionale o la Commissione europea) stila un contratto che viene normalmente firmato dal Capofila in rappresentanza dei membri del partenariato. La firma del contratto con la Commissione europea può essere preceduta da integrazioni e revisioni: è questa la fase in cui i contraenti si accordano su dettagli tecnici ed economici alla base della realizzazione del progetto.
Il contratto stabilisce l’inizio e la durata delle attività, nonché le disposizioni di natura legale e finanziaria (prefinanziamento, distribuzione del budget fra i partner, rendicontazione finale), procedurale (monitoraggio delle attività) e di comunicazione/disseminazione dei risultati.
Il progetto inizia solitamente con un evento di lancio (kick-off meeting) che prevede la partecipazione di tutti i partner.
Con l’avvio del progetto il Capofila assume le sue responsabilità di comunicazione nei confronti della Commissione europea, di coordinamento dei partner, di controllo del budget e di realizzazione delle attività nei modi e tempi previsti.
Durante il periodo di esecuzione del progetto il Capofila riceve le quote di cofinanziamento e versa agli altri partner le parti di loro di competenza, a fronte di una loro rendicontazione delle spese e dell’avanzamento delle relative attività.
Il Project Coordinator si occupa anche della fase di monitoraggio. Si tratta di un processo continuo, che si estende dall’inizio alla fine del progetto e che ha come scopo:
- la verifica dell’avanzamento delle attività e del raggiungimento dei risultati previsti;
- l’attuazione delle azioni necessarie a fronte ad eventuali difficoltà o ritardi e l’aggiornamento in itinere di programmi e tempistiche di lavoro.
Il Capofila o l’ente finanziatore possono inoltre richiedere la redazione di rapporti di avanzamento (progress report) che ne illustrino la progressiva realizzazione.
Prima della chiusura ufficiale del progetto ( e della stesura del report finale) occorre affrontare l’ultima principale fase del ciclo del progetto : La valutazione.
E’ un processo che ha un valore più strategico e che si propone di valutare, a tappe prefissate, gli obiettivi, l’impatto e il valore aggiunto conseguiti dal progetto. Per questo motivo la valutazione:
- coinvolge non solo chi gestisce il progetto, ma anche valutatori esterni e l’ente finanziatore,
- acquisisce importanza man mano che il progetto di avvicina e supera il suo termine temporale,
- fornisce una base preziosa per partner, beneficiari ed ente finanziatore per promuovere i successi e gli insegnamenti appresi.